Home    Firenze    Grosseto    Lucca    Pisa    Pistoia    Siena                                                                                      Contatti
 
Itinerari  Turistici
 
Città della Toscana
 
 
Firenze
 
Grosseto
 
Lucca
 
Pisa
 
Pistoia
 
Siena
 
 
 
Provincia di Pisa

VolterraPisa la città della Torre Pendente, è circondata da una serie di caratteristici borghi medievali, che come Volterra, mantengono ancora oggi le antiche vestigia Etrusche, o le gloriose fortificazioni medievali e rinascimentali, che richiamano ogni anno migliaia di turisti, come avviene per Montopoli in Val d’Arno, Fucecchio, Lari, Riprafratta, Vicopisano e molti altri più o meno grandi, sparsi nelle tre principali valli pisane, nei quali vengono riproposte anche numerose rievocazioni storiche.

l’Alta Val di Cecina, la valle più a sud di Pisa, ricca di tradizioni popolari e di rigogliose aree protette, come la riserva naturale di Monterufoli-Caselli (la più grande), la riserva naturale di Berignone e la Riserva Naturale di  Montenero (la più piccola),

La Valdera, con l’istituzione del primo parco italiano dedicato al tartufo, tre anni di sperimentazione, per un progetto all’avanguardia, dedicato al Re della tavola.

La Val d'Arno inferiore, con i suoi antichi castelli medievali, che per secoli hanno protetto e custodito i borghi di S.Miniato, Montopoli e S.Maria a Monte.

La provincia di Pisa, non è solo paesaggi e natura, ma anche prodotti tipici, in quest’angolo di Toscana, custode dell’antica enogastronomia, dove è rimasta viva la cultura contadina, è stata preservata una vasta gamma di prodotti tipici, tartufo bianco, tartufo nero, miele, vino, ciliege di Lari, fungo prugnolo di Castelnuovo val di Cecina, ricciarelli di Pomarance, torta co’ biscari, formaggio pecorino, salciccia al tartufo, lonzina e molti altri, intorno ai quali si sono mantenute vive molte delle tradizioni folkloristiche, dei borghi pisani, come la Festa del Cacciatore a Lari, l’Ottobrata di Montefalcone, la Festa del’Uva a Terricciola, a Tavola col Tartufo a San Miniato e molte altre

 
Volterra - Volterragusto (ottobre)

Anfiteatro romanoVolterra, la città dell’alabastro, nel mese di ottobre, ospita uno dei più importanti eventi enogastronomici della Toscana, Volterragusto, una manifestazione legata al tartufo e agli altri prodotti tipici della Val di Cecina, fra tutti l’olio DOP delle colline di Pisa, ma anche formaggi, vini e quanti altri, legati al progetto della Filiera Corta. La manifestazione, si svolge ogni anno, durante due fine settimana, nei quali la cittadina di Volterra si trasforma in un enorme mercato o mostra enogastronomica, per l’occasione palazzi, piazzette e corti si riempiono degli antiche profumi, creando un percorso del gusto, che và ad amalgamarsi con la cultura e la storia del borgo, la gastronomia locale, nata dalla cultura etrusca e romana, qui si ripropone in maniera eccellente, ruotando intorno al Re dei prodotti tipici pisani, il tartufo bianco delle colline sanminianesi, nei migliori ristoranti, in quei giorni verranno presentati particolari menù, a completamento dell’itinerario del gusto, creato dalle numerose degustazioni, proposte nei vari stand.

 
 
Buti - Il Palio delle Contrade di Buti  (gennaio)

Il castello di ButiL’attuale Palio delle Contrade di Buti, venne istituito nel 1961, con l’adozione di un nuovo regolamento, che rese più spettacolare, un’antica corsa di cavalli, nata spontaneamente nel borgo, durante i festeggiamenti del Santo Patrono, non esiste una data d’inizio, ma alcuni rituali legati al palio, vengono già citati nei documenti, a partire dal 1600, secondo la tradizione popolare, la sfida sarebbe nata da alcune corse a cavallo, che i butesi forse per scommessa o per voglia di primeggiare, in groppa ai propri cavalli da lavoro, avrebbero corso fra di loro, dopo la benedizione delle bestie,  impartita alla fine della Santa Messa, celebrata il 17 gennaio in onore di S.Antonio Abate.

Per trovare tracce di premi, bisogna arrivare ai primi dell’800, mentre alla fine del secolo, è accertata l’esistenza di un Seggio di San Antonio Abate, incaricato di organizzare e regolamentare la corsa, nel 1960, la comunità di Buti, approvò un nuovo regolamento, il borgo venne diviso in sei contrade, tutte con a capo una chiesa, Pievania (colore Azzurro crociato di bianco), Ascenzione (colore verde nero), Case Popolari rinominata più avanti La Croce (colore rosso nero), San Francesco (colore giallo nero), San Nicolao (colore bianco nero) e San Rocco (colore bianco rosso), questo primo riordino negli anni successivi venne modificato più di una volta, i cavalli che inizialmente erano scelti dall’organizzazione, vennero fatti reclutare insieme ai fantini, direttamente dalle contrade e nel  1980 alla corsa fu ammesso Castel di Nocco, denominato contrada di San Michele (colore rosso verde).

Oggi la gara, si corre su una distanza di circa 800 metri, la domenica successiva al 17 gennaio, al termine di una grande parata storica, che coinvolge tutte le contrade, il regolamento prevede inizialmente due batterie da tre cavalli, con i vincitori qualificati alla finali e i secondi, costretti a gareggiare nella batteria di recupero, incontrando la settima contrada (detta la Signora), che il sorteggio ha escluso inizialmente, la vincente del recupero, affronterà le altre due finaliste in un’avvincente gara disputata nelle vie del borgo

 
 Montopoli - La Disfida dell’arco (settembre)

Un arcere medievaleA Montopoli, ai piedi della Torre di San Matteo e del famoso arco di Castruccio Catracane, la seconda domenica di settembre di ogni anno, prende vita la rievocazione storica della Disfida dell’Arco, un palio fra i due quartieri del borgo, che si formarono nel 1412, quando il Podestà Jacopo degli Albizi, per eleggere i rappresentanti del borgo, decise di separare il borgo, in due quartieri, questa divisione causò una rivalità fra le due fazioni, che in tempi moderni, sfociò in una disfida con l’arco, la gara venne indetta nel 1968, quando, come molto spesso avviene negli antichi borghi medievali, la sua popolazione percepì la necessità di rivivere e ricostruire, i principali eventi storici, che fecero la storia del proprio borgo, la gara, oggi riconosciuta anche dalla Federazione Italiana Giochi Storici, si svolge nel tardo pomeriggio e si combatte fra 10 arcieri, cinque per ogni quartiere, che con la loro maestria, cercano di vincere il drappo, come tradizione di ogni palio (nel medioevo era consuetudine dare al vincitore di un palio una pezza di stoffe pregiate), fin dal mattino, il borgo si ripopolerà di personaggi in costume, musici, sbandieratori e armati, si aggireranno per le caratteristiche vie, mostrando la loro arte e un mercato medievale, farà da contorno alla rievocazione storica. A Montopoli durante l'intero anno è possibile visitare anche il Museo Civico di Palazzo Guicciardini (via Guicciardini n°55), la mostra partendo da alcuni fossili di balena ritrovati nella regione, grazie alle donazioni di illustri personaggi legati al borgo, ci permette di ripercorrere l'intera storia di Montopoli, terracotte etrusche e romane, dipinti e documentazioni medievali, accompagneranno il visitatore nel lungo viaggio,

 
 
 
© 2010 Antiqua Tuscany                                                                                                             Contatti